
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il disturbo specifico di linguaggio è diagnosticabile dalla equipe medica dopo i 3 anni di età. Per cui come possiamo riconoscere che c'è qualcosa che non va?
Prima dei 3 anni esistono degli indicatori di rischio (campanelli d'allarme) ai quali il clinico e/o i genitori devono fare riferimento poiché possono celare una grande varietà di disturbi e patologie legate al linguaggio.
Ecco quali sono i campanelli d’allarme:
· Assenza della lallazione prima vocalica poi consonantica (dai 5-7 mesi ai 9-10 mesi)
· Gesti deittici (indicazione, dare e mostrare) assenti dopo i 12/14 mesi
· Assenza o ridotta presenza del gioco simbolico tra i 2/3 anni
· Comprensione verbale assente tra i 18 e i 2 anni
· Poche o assenza di parole dopo 18 mesi
· Ritardo nella comparsa delle prime combinazioni di gesto-parola
· Persistere di espressioni verbali incomprensibili dopo i 2 ½ - 3 anni
· Poche o assenza di frasi tra i 2 e i 3 anni
Tutti questi segnali sono da valutare attentamente soprattutto se sono contemporaneamente presenti 2 o più di questi indicatori.
In questi casi il logopedista inizia la valutazione partendo da un’osservazione generale delle abilità comunicative e linguistiche del bambino e, in seguito ad alcune prove al fine di una corretta valutazione del linguaggio in comprensione e in produzione, aiuta a definire il profilo del bambino e offre dati utili per orientarsi a livello diagnostico e prognostico.