
Chi è il neuropsichiatra infantile? Di cosa si occupa? E soprattutto...perchè non devo temerlo? Poche parole per comprendere un'importante figura per i bambini
Il neuropsichiatra infantile è il medico specializzato nello sviluppo neuropsichico dell'età evolutiva (0 - 18 anni); si occupa della diagnosi, della cura e del trattamento di disturbi neuropsicologici, neurologici e psichiatrici, oltre a tutte le variabili nello sviluppo infantile: dagli aspetti linguistici agli aspetti emotivi-comportamentali, fino al gioco e al funzionamento intellettivo del bambino.
La valutazione con il neuropsichiatra infantile è necessaria quando si presentano ritardi nello sviluppo psicomo-motorio, nel linguaggio e nell'apprendimento.
Puoi trovare il neuropsichiatra infantile nelle UONPIA (Unità Operativa Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza) degli ospedali oppure nei centri privati o nelle strutture sanitarie accreditate.
Possiamo chiamarlo "Medico dello sviluppo dei bambini" o "Dottore della crescita dei bambini", il suo nome non deve intimororci, anzi! Ci può aiutare a capire meglio se il nostro bambino ha delle difficoltà o dei ritardi nella crescita e permetterci di trovare la soluzione migliore per sostenerlo.
Come può aiutare i genitori il neuropsichiatra infantile?
Può darci gli strumenti per capire e supportare il ritardo di sviluppo del bambino, indicarci la terapia adatta al profilo o suggerire altri approfondimenti, infine descrivere in modo accurato le difficoltà e insieme ad altri professionisti sanitari formulare la diagnosi medica.
Perchè serve una diagnosi ai bambini?
Quando suggerisco ai genitori di bambini con sospetto disturbo di linguaggio o di apprendimento di fare un approfondimento con il neuropsichiatra infantile, sento spesso risposte come "è piccolo, deve ancora crescere", "è solo poco attento e concentrato, proviamo noi a casa ad aiutarlo" oppure "non è pronto a fare questa valutazione, preferisco continuare solo logopedia".
Proviamo a chiederci chi è che davvero non è pronto? il bambino o i genitori?
Premetto che ogni famiglia ha bisogno dei propri tempi per affrontare le difficoltà del proprio bambino ed è bene non affrettarli, bensì sostenerli, con cura ed empatia.
Tuttavia è bene affidarsi (e fidarsi) a un professionista sanitario quando suggerisce un approfondimento in più, in modo tale da riconoscere il problema e capire cosa può essere fatto per il bene del bambino.